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La pala della Madonna delle Grazie tornerà a Magliano ad aprile

In via di completamento il restauro della copertura in argento e oro, in parte trafugata dai ladri nel 2021. I fondi raccolti da donazioni dei maglianesi. È stato possibile vedere cosa c’è sotto il rivestimento

La Madonna delle Grazie è pronta per tornare tra i suoi devoti. La data fissata per ora per il suo rientro a Magliano è il 7 aprile. A permetterlo la generosità della comunità che ha donato soldi e oro sufficienti a portare a termine il lavoro. A raccontarcelo è il parroco don Vito Gomelino.

Ecco come è apparsa la Madonna delle Grazie senza rivestimento.

“L’intervento fatto sulla sulla Beata Vergine Maria è straordinario”, dice don Vito. Il lavoro sulla tavola – attribuita a Rinaldo Iacovetti da Calvi dopo numerose altre ipotesi – è stato condotto dalla prestigiosa oreficeria Monti di Roma. Il “restauro” ha riguardato non solo le parti trafugate in argento – cioè le rizze asportate: il braccio sinistro, la corona reale e l’aureola del Padre – ma anche la parte dorata, che nel tempo si era sbiadita, e il manto della Vergine, che risultava bucato in più punti.

Nel manto sono stati ricoperti tutti i buchi presenti, che non è chiaro se si fossero creati per la presenza di alcuni chiodi, oppure per la presenza di pietre andate perdute o semplicemente per usura.

don Vito Gomelino

L’intervento – aggiunge don Vito – ha superato di un po’ il preventivo iniziale. Questo perché oltre ad aver lavorato sulle parti mancanti, che sono state riprodotte in maniera incredibilmente vicina a quelle trafugate, si è andati a intervenire anche sulla tavola che è stata messa in sicurezza andando a togliere tutti i chiodi e le viti in ferro che si erano ossidate. Al loro posto sono stati riposizionati chiodi fatti a mano in ottone. Una profonda pulizia è stata compiuta sulle rizze antiche che ora sono perfettamente uguali alle nuove”.

Il piano di lavoro dell’oreficeria durante l’intervento di restauro

“Nel manto sono stati ricoperti tutti i buchi presenti, che non è chiaro se si fossero creati per la presenza di alcuni chiodi, oppure per la presenza di pietre andate perdute o semplicemente per usura. A sbilanciare poi la spesa c’è stata anche la decisione di riposizionare sulla corona delle pietre preziose vere a differenza di quelle del manto che sono state realizzate con il vetro”.

Il conto finale supera il preventivo: servono altri soldi

Il conto finale supera gli originari 6mila e 500 euro (più Iva) e ora si dovrà provvedere a coprire la spesa per il ripristino del sistema di allarme in chiesa, per garantire la custodia della tavola – che Papa Francesco volle in piazza San Pietro, in occasione della chiusura del Giubileo straordinario del 2016 –  e scongiurare che possa accadere quanto avvenuto nel 2021. In quella occasione alcuni ignoti si introdussero in chiesa e asportarono le rizze in argento. Di quel furto niente venne rinvenuto. “Ad eccezione di una stella della corona – precisa don Vito – che sicuramente è caduta durante il furto ed è stata successivamente ritrovata e ora riposizionata”.

Alla pulizia e reintegro ha partecipato pure il Comune

Al conto andrà poi aggiunta un’assicurazione e la spesa per il ritorno della pala da Roma a Magliano. “È stata per noi una grande soddisfazione, come amministrazione partecipare alla pulizia e reintegro delle parti trafugate della Madonna delle Grazie – dichiara il sindaco, Giulio Falcetta – Di questo sarò sempre grato a don Vito per averci fatto partecipare attivamente. Tutta Magliano ha dimostrato una grande partecipazione, una grande comunità. Il risultato, che abbiamo potuto apprezzare recandoci direttamente nel laboratorio orafo, è incredibile. Sono certo che verrà apprezzato da tutta Magliano, e non solo”.

Il sindaco Falcetta, la consigliere regionale Berni e il parroco don Vito in visita al laboratorio Monti
newsletter 19 – marzo 2024